Io e Sabrina Vedovotto abbiamo fatto un omaggio a Chiara Fumai e Valerie Solanas.
L’occasione è stata FASCinA- Forum Annuale delle Studiose di Cinema e Audiovisivi, che quest’anno si è svolto in versione digitale -a causa del COVID-, dandoci l’opportunità di tornare a giocare con il video, mezzo a noi caro.
Grazie a Lucia Cardone per la cura e la dedizione che ha per questo Forum, collante di energie femminili e potente sinergia tra studiose e appassionate di audiovisivo.
Grazie a Roberto Pietrucci, paziente videomaker maschio al cospetto di parole femministe…

 

Abstract
Un esempio dell’intreccio tra militanza femminista e pratiche sperimentali, in ambito italiano e internazionale, è il lavoro dell’artista italiana Chiara Fumai sull’attivista Valerie Solanas.
La prima, nata a Roma nel 1978 e morta giovanissima a Bari nel 2017, ha messo al centro della sua pratica il ruolo della donna analizzato in maniera anarco – femminista. La seconda, nata a Ventnor City nel 1936 e morta a San Francisco nel 1988, è stata una scrittrice e attivista radicale femminista.
Nel 2013 Fumai ha dedicato a Solanas una “rilettura” in chiave performativa del suo lavoro più noto, il Manifesto SCUM (che è un attacco alla cultura patriarcale), con la videoinstallazione Chiara Fumai reads Valerie Solanas. Grazie alla scelta del video come mezzo per rappresentare la sua critica al maschilismo nel mondo dell’arte, che l’ha resa senza tempo, oggi possiamo ricordare e omaggiare sia Chiara Fumai che Valerie Solanas.
 

Articolo per Arabeschi:

«È un’opera dedicata a tutte le femmine insolenti»

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